Successo per il Convegno “Bioarchitettura, Poesia e Arte”


L’Associazione “I Borghi della Riviera Dannunziana” presieduta da Antonio Fagnani, con il patrocinio  della Regione Abruzzo, della Provincia di Pescara, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara e dell’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri, con la partecipazione dell’Istituto Comprensivo Pescara 10 e dell’Istituto Tecnico Tito Acerbo, il 9 maggio u.s. presso la Sala Tosti dell’Aurum, “la fabbrica delle Idee”, ha presentato l’evento Bioarchitettura, Poesia e Arte, nell’ambito del Maggio dei libri, con l’intento di valorizzare e promuovere un’architettura che possa conservare la caratteristica di bellezza, spontaneità e purezza dei materiali collegati alla funzionalità, all’utilità e alla praticità nel rispetto dell’ambiente; possa proporre una poesia dotata di un preciso metro e ritmo, capace di personalizzare gli spazi e di esprimere emozioni e sentimenti; possa destare, come la pittura, le stesse percezioni che suscita il tratto di un pennello intriso del colore della vita. L’intento degli organizzatori è stato quello di proporre una riflessione sui temi esposti basati sul principio più importante: il perfetto equilibrio tra gli esseri umani, le strutture abitative e l’ambiente. Antonio Fagnani ha dato inizio ai lavori dopo i saluti istituzionali del Vice Sindaco e Assessore alla cultura Avv. Maria Rita Carota e dal Vice Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Pescara, Ing. Andrea Salvati. Al convegno ha partecipato la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Pescara 10 Daniela D’Alimonte, che ha presentato alcune alunne guidate dalla Prof.ssa Manuela Nerone. Esse hanno letto poesie da loro scritte, portando un tocco di creatività e sensibilità che ha arricchito l’evento. Inoltre, gli studenti della 5a CAT dell’Istituto Tito Acerbo di Pescara, guidati dal Prof. Ing. Gianni Alonzi, hanno presentato i plastici realizzati personalmente, dimostrando grande impegno e competenza. È stato un momento speciale che ha mostrato come l’arte, l’educazione e la progettazione possano arricchire anche le tematiche più tecniche e innovative. L’Architetto Maria Gemma Pellicciotta, in sostituzione dell’Architetto Leonardo Porreca impossibilitato a partecipare, ha relazionato sul tema “Architettura spontanea” (non-pedigreed architecture), definizione dello storico e architetto Bernard Rudofsky il quale ha descritto quelle forme architettoniche-edilizie che appartengono alla tradizione piu antica dell’uomo, dalle tende dei popoli nomadi alle tombe celtiche fino ai portici come dispositivo urbano e che non sono attribuibili a nessun progettista o autore in particolare: un’architettura definibile anche come “anonima”, “rurale”, “nativa”, “indigena”, “vernacolare”, “tradizionale”. La Pellicciotta ha poi esposto la sua relazione “La bioarchitettura”, affrontando temi come la sostenibilità, il cambiamento climatico, la giustizia sociale, la memoria storica e la cultura del paesaggio. L’attrice e scrittrice Franca Minnucci ha letto le poesie vincitrici dell’abbinato concorso “Bioarchitettura, Poesia, Arte“: 1° premio: “Tracce” di Toni Pesce; 2° premio: “Cattedrali del silenzio” di Annarita Di Paolo; 3° premio: “L’uomo che abita la poesia” di Egisto Rossetti;  Fuori concorso: Annamaria Aulicino: “Nel convento dell’osservanza – Tocco Casauria”; Ermete Pellicciotta: “La bio edilizia”. L’evento ha visto l’esposizione di alcune opere pittoriche del compianto artista Luigi Baldacci, e la Minnucci inoltre ha presentato una interessante relazione sul tema: “Perché l’arte di Baldacci al convegno” mettendo in risalto come, in un’epoca in cui si riscopre l’importanza di progettare spazi sostenibili, sensibili e rispettosi del contesto naturale, l’arte possa diventare uno strumento fondamentale di riflessione e ispirazione. Baldacci, con la sua sensibilità pittorica, ha contribuito a questa visione: il suo lavoro dialoga con la bioarchitettura perché mostra “come si può vivere con la natura senza sopraffarla”, e si collega alla poesia perché suggerisce emozioni senza bisogno di descriverle. La sua arte è, in fondo, un ponte tra l’immaginazione e la responsabilità ambientale. La consegna degli attestati di partecipazione ai finalisti del Premio ha concluso i lavori del convegno.