Giacomo Leopardi, l’insolvibile dolcezza dei Canti

Il Piccolo Museo della Poesia di Piacenza, in collaborazione con il Conservatorio di Musica Nicolini, presenta: Giacomo Leopardi, l’insolvibile dolcezza dei Canti, domenica 30 aprile 2017, a partire dalle ore 16,00 presso la Sala audizioni dello stesso Conservatorio in via Santa Franca, 35 a Piacenza.
L’ideazione dello spettacolo prende spunto da una significativa concomitanza che riguarda il Leopardi e il Giordani; il 30 aprile, infatti, saranno esattamente 200 anni dalla terza lettera del recanatese al piacentino. Una missiva di straordinaria rilevanza, in cui Leopardi annuncia e pre-vede il ventennio dei Canti.
Eccone un breve estratto: “… Mi sento così trasportare fuori di me stesso, che mi parrebbe di far peccato mortale a non curarmene, e a lasciar passare questo ardore di gioventù, a voler divenire buon prosatore, e aspettare una ventina d’anni per darmi alla poesia, dopo i quali, primo, non vivrò, secondo questi pensieri saranno iti…
Per questo il Piccolo Museo della Poesia ha voluto predisporre tale evento; poiché la vicenda poetica di Giacomo Leopardi e l’alone di mistero che avvolge i suoi Canti stanno tutti simbolicamente racchiusi nel segreto profetico di queste poche parole.
Dunque un’intera serata dedicata all’ascolto di alcuni tra i più significativi Canti del grande poeta recanatese: Il passero solitario, L’infinito, Alla luna, Frammento XXXVII, A Silvia, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio, Il tramonto della luna, La Ginestra, ma anche l’occasione per approfondire la sua poetica, attraverso un accompagnamento critico, frutto di uno studio serio, con caratteristiche d’indubbia originalità.
A tutto ciò si aggiungono alcuni interludi al pianoforte, con musiche (tinnule liriche) del più poeta tra i musicisti, Fryderyk Chopin (preludi e notturni); la vicenda umana ed artistica del noto compositore polacco, infatti, racchiude misteriosi nessi circa la traversia leopardiana nel suo complesso.
Lo spettacolo, di quasi due ore, sarà tutto giocato sulla suggestione e sulla riflessione.
Programma del pomeriggio in sintesi:
– testi poetici: Giacomo Leopardi
– apparato critico, apparato drammaturgico e regia: Massimo Silvotti, Direttore del Museo della Poesia di Piacenza
– voci: Domitilla Colombo, Massimo Silvotti, Sabrina De Canio
– musiche: Fryderyk Chopin
– al pianoforte: Federico Pulina